Mondiali 2025, Sarf sostiene la candidatura della Valmeduna - Trofeo ValMeduna Trofeo ValMeduna

Mondiali 2025, Sarf sostiene la candidatura della Valmeduna

Il Presidente WMRA: “Quando c’è l’Italia di mezzo posso stare tranquillo”

“Quando c’è l’Italia di mezzo posso stare tranquillo”. L’investitura iridata arriva direttamente da Tomo Sarf, il presidente della Federazione mondiale di corsa in montagna (WMRA) presente a Meduno in occasione del “Trofeo Valmeduna” (http://www.trofeovalmeduna.it) che ha messo in palio i titoli italiani di corsa in montagna master.

Sarf, accompagnato dal sanvitese Giovanni Tracanelli (nella foto), vice presidente della Federazione Europea Master di Atletica Leggera (EMA), ha apprezzato sia il percorso sia l’organizzazione, che ha dimostrato – una volta di più – di valere la candidatura all’organizzazione del Mondiale di corsa in montagna master in programma nel 2025. Sarà la società sportiva Atletica San Martino a presentare la domanda in autunno. “Il percorso dei campionati italiani era molto bello e vario, tipico della corsa in montagna – ha detto Sarf -, tra tratti tecnici e altri in cui andare veloci. Aveva solo il 2% di asfalto sul 20% ammesso per i tracciati. Interessante anche il finale: quei “su e giù” possono risultare determinanti per il risultato”.

DA RISOLVERE Alla vigilia della richiesta di candidatura per i Mondiali 2025, il nodo più grande da sciogliere è relativo al percorso. Per i campionati iridati master, la Federazione Mondiale punta solo sulla salita. Perfetto, da una parte, lo spettacolare Monte Valinis. Va trovata una soluzione, invece, per la logistica: arrivati lassù, dove verrebbe posto il traguardo, gli atleti dovrebbero essere accompagnati alla partenza. È quindi necessario organizzare il servizio trasporto, oltre alla questione accomodation: un evento come il Mondiale porta nel territorio un migliaio di atleti, a cui vanno aggiunti gli accompagnatori, con evidenti ricadute positive sull’economia locale in termini di soggiorno e di promozione turistica. C’è fiducia per dare una risposta a entrambe le questioni.

FUTURO Subentrato al neozeolandese Jonathan Wyatt, sei volte campione del mondo di corsa in montagna, Sarf racconta le linee guida del suo mandato: “Il futuro è scritto e si chiama Off Road. Un’unica disciplina che pone fine alle differenziazioni tra trail running, vertical e corsa in montagna. La Federazione ha già iniziato il nuovo percorso. Tutti in un unico contenitore: lo spirito dev’essere quello”.

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